Uno dei motivi per cui amo la mia città è il poter considerare “casa” posti meravigliosi, per i quali le persone vengono appositamente da tutto il mondo. Tra questi chiaramente c’è il centro storico, dai Fori Imperiali a Piazza del Popolo è un continuo camminare con il naso all’insù.
Ed ecco che questa primavera, in una delle mie passeggiate, vedo spuntare qualcosa di nuovo. O meglio, un palazzo storico in piena Via del Corso è stato completamente rinnovato! Come può essermi sfuggito? Mi avvicino e scopro il nuovo Apple Store di Via del Corso.
Nonostante i colossi della tecnologia e della moda stiano attuando da anni scelte “politiche” e commerciali fortemente orientate alla sostenibilità ambientale, rimango sempre un po’ scettica quando sento parlare di interventi su edifici storici. Super incuriosita e (lo ammetto) con un occhio più che critico, mi dirigo all’ingresso e scopro che è possibile prenotare una visita guidata all’interno dello store… detto, fatto!
Prime scoperte
Si tratta di Palazzo Marignoli, storico edificio costruito alla fine dell’800 sotto la guida dell’architetto Salvatore Bianchi. Residenza del marchese Filippo Marignoli, il palazzo è stato poi oggetto di un ulteriore intervento (arch. Giulio Podesti), che ha visto la costruzione della attuale facciata, e dal 1890 al 1955 ha ospitato il Caffè Aragno, un famoso luogo di ritrovo per l’epoca, frequentato da artisti, scrittori, giornalisti e politici.
Scopro che l’attuale progetto di ristrutturazione per conto della Apple è opera dello studio Foster+Partners, uno dei più grandi studi di architettura al mondo, che collabora con l’azienda californiana da più di 10 anni. Solo per nominare qualche edificio, portano la firma di Foster+Partners l’Apple Tower Theatre di Los Angeles, l’Apple Marina Bay Sands di Singapore, l’Apple Central World di Bangkok, l’Apple Fifth Avenue di New York, e molti altri.
Ebbene, inizio ad abbandonare la mia iniziale ritrosia ed entro fiduciosa.
La visita
La facciata su Via del Corso è stata accuratamente restaurata e l’ingresso avviene attraverso un passaggio con archi e volte rivestito in marmo di Carrara, e in armonia con le tonalità del marmo esistente del 1890.
Il palazzo si sviluppa attorno ad una corte interna, antico giardino di un monastero del XVI secolo, punto focale dell’intero edificio visibile da quasi ogni angolo del negozio, con alberi di canfora ordinatamente disposti (vedi foto) sui quali si affaccia una terrazza al piano nobile. L’illuminazione esterna è stata realizzata utilizzando le lanterne originali ritrovate nel corso dei lavori. Tali lanterne, non solo sono state restaurate ma utilizzano LED ad alta efficienza che imitano la tradizionale luce delle candele.
Al piano terra sono stati restaurati e integrati nello store due grandi affreschi a soffitto denominati “Alba” e “Tramonto”, rispettivamente opera di Fabio Cipolla ed Ettore Ballerini, oltre a diversi graffiti raffiguranti scene urbane ritrovati nel corso dei lavori, realizzati dall’artista Afro Basaldella – contemporaneo di Picasso.
Muovendosi all’interno del negozio, tra soffitti alti più di sei metri e finestre a tutta altezza, si accede al primo piano attraverso una scala monumentale in marmo di Carrara, voluta originariamente da Marignoli per accedere alla sua residenza. Tale scala è sovrastata da un lucernario originale del palazzo, ricostruito durante una precedente ristrutturazione e restaurato oggi in modo da inondare lo spazio con luce artificiale a LED che simula le variazioni naturali della luce nell’arco della giornata.
Il primo piano ospita l’Apple Forum all’interno della ex sala da ballo, caratterizzata da un elaborato soffitto a volta dipinto a mano con motivi geometrici, scoperto anch’esso nel corso dei lavori e oggetto di restauro.
La ristrutturazione acquista poi un ulteriore valore dal punto di vista ambientale: l’edificio è ad oggi alimentato al 100% con energie rinnovabili e ha ottenuto il certificato di sostenibilità LEED Silver, standard mondiale per le costruzioni concernente tutto il ciclo di vita degli edifici, dalla progettazione alla costruzione.
…che dire! Una bella novità e finalmente anche a Roma un bell’esempio di riqualificazione nella quale un edificio con valore storico-culturale non solo viene riportato “alla vita”, ma assume una funzione comunicativa ed educativa all’interno di un processo di miglioramento della qualità ambientale, della qualità di vita e della interazione sociale.